sabato 29 settembre 2012

I Cappelletti: pasta ripiena

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In questo sabato piovoso tipicamente autunnale ho pensato di fare cosa gradita nel proporre una ricetta di un primo piatto che adoro.
Da almeno 40 anni in casa mia si produce un tipo di pasta che ci ha insegnato a fare un nostro cugino (mancato ormai un po' di anni fa) originario della vicina Emilia Romagna. Con la ricetta è arrivato anche un "attrezzino" magico in legno, tornito dal falegname del paese, e proprio con tale oggettino si taglia la pasta ripiena che il caro Massimo chiamava "Cappelletto".
Io ho cercato in rete, e le immagini del cappelletto sono in realtà identiche al famoso tortellino emiliano. Ora non so quale sia a questo punto la differenza, se ve ne siano o meno, aspetto anche un vostro commento in merito.



Per la pasta all'uovo
700 gr farina 00 Molino Chiavazza
3-4 uova biologiche

Impastare farina e uova per ottenere una bella pasta all'uovo liscia e soda. Lasciarla riposare coperta da un canovaccio sulla spianatoia.

Per il ripieno
100 gr prosciutto crudo di Parma
100 gr mortadella
100 gr carne di vitello
100 gr parmigiano reggiano grattugiato
2 tuorli o 2 uova (a seconda dell'umidità dell'impasto)
noce moscata a piacere

Far rosolare la carne di vitello in pentola, tritare con il tritacarne prosciutto e mortadella insieme alla carne raffreddata.
Preparare il composto del ripieno amalgamando bene gli ingredienti.

Procedere stendendo la sfoglia sottile. Chi è capace può farlo tirandola con il mattarello, altrimenti vi concedo la famosa Imperia o nonna papera.

Prendere la sfoglia, adagiare un cucchiaino scarso di ripieno preparando dei mucchietti consecutivi, non vicinissimi al bordo del lato lungo.


Ripiegare la pasta al di sopra del ripieno e iniziare a tagliare con il famoso attrezzino.


Il bordo sottile di legno, scende nella pasta, la sigilla e taglia il cappelletto.

Senza essere aggressivo, il legno trasmette calore ed è un materiale naturale che "ama" la pasta. Se pensate come il mattarello riesce a modellarla ed accarezzarla è quasi poetico!



Lasciare asciugare un pochino. Se volete potete allargarli su vassoi e farli congelare in freezer e poi conservarli in sacchetti una volta induriti.

Il massimo è consumarli in un brodo ricco di cappone, sempre presenti nella nostra tavola per  i giorni di festa. Non disdegnano anche la preparazione asciutta conditi con panna e prosciutto.


Con grande piacere partecipo al Contest Mani in Pasta - Le paste regionali Parte III

ps. Anche questa volta un grazie a mia mamma per aver condiviso con me e soprattutto con voi la giornata dedicata alla pasta ripiena! in famiglia tutti danno una mano, visto che se ne produce sempre in gran quantità!

giovedì 27 settembre 2012

Peperoni ripieni di carne al profumo di gyros souvlaki

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L'estate è ormai finita, siamo entrati in pieno autunno, con tanto di abbassamento temperature, nebbie mattutine, vento forte che gira gli ombrelli in su e le foglie che iniziano ad accartocciarsi sui rami e a variare i colori...
Fortunatamente nell'orto si raccoglie ancora qualcosa di buono, e il papà ha già preparato le colture di finocchi, cavoli e insalate invernali....perciò preparatevi...che le verdure qui in questo blog non mancheranno nemmeno nei prossimi mesi!


Dopo avervi proposto due ricette di peperoni ripieni:

Peperoni ripieni di pasta ai profumi delle erbe aromatiche
Peperoni ripieni con il tonno (al forno)

ho deciso di lasciarvi anche quella dei ..

Peperoni ripieni di carne e gyros-souvlaki

Cosa vi occorre
3 peperoni verdi biologici
400 gr di carne macinata di manzo
2 uova biologiche
mezza confezione di panna di soja
una confezione di Pane Pema Leggero (2 fette tagliate a cubetti)
rosmarino (1 rametto di mia coltivazione)
aglio (1 spicchio)
semi di finocchio (1 cucchiaino)
spezia per gyros souvlaki (2 cucchiaini) (*)
olio evo

(*) Il mix che arriva dalla splendida Grecia contiene: origano, cumino, pepe nero, paprika, cipolla in polvere e sale. Il gyros souvlaki è un popolare cibo greco a base di carne, verdure, servite su spiedini, a volte accompagnati da pita (pane).

Come fare:
Pulire i peperoni, svuotarli dai semi e i filamenti bianchi. Posizionarli su una teglia oleata e mettere a 180° in forno statico per circa 15-20 minuti.
Nel frattempo preparate il composto per farcirli, mescolando con cura tutti gli ingredienti citati.
Togliere dal forno i peperoni, svuotarli dalla eventuale acqua che hanno prodotto e farcirli con il ripieno di carne, mettere il cappellino con il picciolo, e cuocere in forno per almeno 25 minuti, verificare comunque in base alla dimensione dei peperoni e a quanta farcia sono riusciti a contenere ognuno!

Per gustarli al meglio e assaporare i profumi delle spezie trovo adatto consumarli belli caldi!
Un piatto unico ricco e sostanzioso, adatto agli intolleranti al lattosio!
Il Pane Pema utilizzato nel ripieno lo rende morbido, leggero e sano e se volete un consiglio, usatelo spesso anche in questo modo, sicuramente vi piacerà ... ne sono certa!!! Ovviamente, in tavola per abbinamento usate lo stesso pane per accompagnare questi ottimi peperoni farciti!




A questo punto, visto che nel post precedente ha riscosso notevole successo la pubblicità di un blog amico lontano dalla mia Camelot, oggi dedico questa ricetta alla dolcissima e cara Lenia, perchè dalla sua bellissima Grecia ci delizia con profumi ed aromi inconfondibili!!! Grazie per le tue belle ricette....se non la conoscete, correte da lei!

martedì 25 settembre 2012

Mini tortine al limone (direttamente da Party Food for Girls)

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La stupefacente capacità del web è quella di mettere in contatto persone che si possono trovare geograficamente lontanissime rispetto alla nostra abitazione, ma praticamente è come se fossero vicine a noi, ma proprio tanto, quasi come la famosa "vicina di casa" che tutti vorremmo avere. E se avessi una vicina così la farei impazzire ...forse!!!

Per chi non lo sapesse, la prima volta che ricevetti un messaggio nel mio blog da Alessandra rimasi stupita, quando cliccando sul suo nome arrivai a visitare il suo blog. Dalla lontana Nuova Zelanda, come è arrivata fino a Camelot nella Casa di Artù??? Il suo spazio personale è un insieme di blog diversi, una meraviglia per gli occhi, per il palato, e per l'anima...e lei?? è una persona stupenda!!!
Appena uscì il suo libro "Party food for girls" lo ordinai nella mia libreria di fiducia e fu subito amore ....

Il libro di Alessandra e Arantxa

Questo fu uno dei primi esperimenti che mi colpì ... e oggi vi presento la sua "A special lemon cake for grandma" di pag. 105. Naturalmente io l'ho realizzata in formato mignon e senza decorazioni...perdonami tesoro, ma avevo già due bocche pronte da sfamare, sono riuscita a fare giusto una foto al volo!!!


Ingredienti
4 uova
250 gr zucchero
buccia e succo di un limone (biologico)
200 ml di olio vegetale (io di mais)
250 gr di farina autolievitante

mezza confezione di canditi di cedro (la mia aggiunta personale)

Procedimento
Io ho semplicemente amalgamato il tutto con l'impastatore. Versato nella teglia in silicone, in realtà in due teglie di silicone per un totale di 12 mini tortine.
Cottura in forno a 180° per circa 20 minuti.

Per la torta intera Alessandra consiglia 40-50 minuti.

A piacere decorare con zucchero a velo e fette sottili di limone attaccate con un filo di marmellata.
Si può servire con yogurt o crema (al limone), oppure creare una versione all'arancia sostituendola al limone!
(consigli tratti dal libro!)

Mini tortine al limone
Grazie Ecobioshopping per il Piatto quadrato in foglia di palma, esclusivo ed importante per degustazioni sfiziose...

lunedì 24 settembre 2012

Pesto di zucchine trombetta (vegan) con pasta integrale

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Come tutti i lunedì si parte con le buone intenzioni vero? Mi metto a dieta. Sicuramente riduco i formaggi. Cercherò di non mangiare salumi (!). Ridurrò il consumo di carne.

Si, certo a parole è sempre facile, ma dato che la settimana che mi aspetta sarà pienissima di impegni non so se riuscirò a mantenere fede alle promesse qui sopra citate.

Partiamo però con una bella idea che arriva dall'orto: la zucchina trombetta.

E' una varietà delle cucurbitacee, originarie dell'America, ma ormai diffuse in tutto il mondo. Questa nello specifico si presenta dalla forma allungata, che si ingrossa leggermente ad una delle estremità. La pianta ha andamento strisciante, necessita di terreno fertile e costante umidità. Si possono anche appoggiare a pergolati, a recinzioni, sviluppano numerose foglie, fiori giallo-arancio e queste deliziose zucchine.
Il "frutto" che si ottiene è privo di colesterolo e lipidi, la sua composizione è principalmente costituita da acqua, ricca di potassio e fosforo. Il suo apporto calorico è davvero bassissimo.

Poteva mancare nell'orto del mio papà questa delizia??? ma certo che no!!!

Prendete appunti:


Pesto di zucchine trombetta

Cosa serve:
4-5 zucchine trombetta piccole
2 manciate di pinoli
1 cucchiaino di aglio in granuli di Tec Al
1 pizzico di pepe bianco Tec Al
2-3 cucchiai di yogurt di soja
olio q.b.

Come fare:

Tagliare le zucchine a tocchetti. A piacere le potrete o cuocere a vapore, oppure appassire in padella con un filo di olio e qualche cucchiaio di acqua se si dovessero asciugare troppo.
A questo punto frullare le zucchine, i pinoli, l'aglio, il pepe e lo yogurt tutti insieme.
Se il composto risultasse troppo asciutto aggiungere ancora qualche cucchiaio di yogurt. O diluire con un poco di acqua di cottura della pasta.

Servire con pasta integrale, io ho usato dei buoni maccheroni integrali che mi hanno regalato.
Oppure su crostoni di pane integrale come spuntino o aperitivo.
Consiglio un filo di buon olio evo prima di portare in tavola.


La ricetta è totalmente vegana, delicata, leggera e sana! A piacere potete aggiungere sale. Come sapete io non lo uso quasi mai!

Pesto di zucchine trombetta

Il colore delle zucchine trombetta è decisamente più chiaro rispetto alle zucchine tradizionali. Quando diventano grandi il colore vira verso l'arancio sbiadito.
Questa che vedete sotto fotografata è gigante, lunga quasi 80 cm. Viene conservata per l'inverno per le minestre e si prelevano i semi (nella parte inferiore) per la prossima stagione. L'immagine è stata scattata nell'orto del mio papà.


Mega zucchina trombetta 



Grazie a Ecobioshopping per le bellissime e funzionali posate in legno certificato che rendono sempre chic ed unica la mia tavola!

venerdì 21 settembre 2012

Crocchette di melanzane al cumino

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Come non approfittare delle splendide melanzane prodotte e raccolte nell'orto di mio papà??
Questa volta mi ha messo la pulce nell'orecchio la mia amica Ilaria, donna fashion dalle mille risorse, grande cuore e testa fenomenale! Lei ha preparato, qualche tempo fa, delle ottime polpette light di melanzane, ma alla fine delle chiacchiere ci siamo dimenticate di scriverne la ricetta...
Così, trovandomi a disposizione 3 lucenti melanzane lunghe, mi sono ricordata di aver visto tempo fa nel libro di Benedetta Parodi "Benvenuti nella mia cucina" una ricetta che potevo provare.
So che molte di voi saranno allibite dopo questa mia dichiarazione! Ma onestamente, trovo alcune ricette dei suoi libri molto carine ed interessanti, d'altra parte molte sue preparazioni sono alla fine ricette inviate dai suoi telespettatori, quindi mamme, nonne, blogger e non. Quindi non dite buuuu e continuate la lettura!


Lista ingredienti (naturalmente con le mie modifiche)

3 melanzane lunghe biologiche
1 uovo bio grande
pangrattato homemade q.b.
grana grattugiato q.b.
semi di cumino (2 cucchiaini)  (*)    
aglio granuli Tec Al (1 cucchiaino scarso)    (*)
pepe bianco Tec Al          (*)
succo di un limone            (*)
olio evo

Come fare:

Sbucciare le melanzane (io ho lasciato un pò di buccia!), tagliare a tocchi e far bollire in acqua e limone.
Scolare e strizzarle bene.
Frullare insieme melanzane, pan grattato, grana, aglio, pepe bianco. Aggiungere il cumino in semi e mescolare bene! Se l'impasto risulta troppo molle aggiungere ancora pane/grana, fino ad ottenere un composto con il quale potrete fare delle crocchette.
Rotolare le crocchette nel pangrattato e disporle su una teglia coperta con carta forno, oleare e cuocere in forno a 180-190°C, per circa 20 minuti, girando a metà cottura. (*)


Io le ho servite con gli ultimi pomodori dell'orto, ormai la produzione volge al termine!

Crocchette di melanzane al cumino

Chi mi conosce bene apprezza le mie combinazioni con le spezie in cucina, ormai anche il marito ha imparato a riconoscerne i profumi, uno dei suoi preferiti infatti è proprio il cumino. Vi consiglio di fare largo uso delle spezie per arricchire la vostra cucina, così facendo limiterete molto l'uso del sale! come vedete io non l'ho assolutamente usato in questa preparazione! tutta salute!!!


Vi ricordo le mie  Quenelle di melanzane alle erbe di Provenza che ho preparato lo scorso anno ed ho cucinato a microonde, date un occhiata e ditemi quale preferite delle due ricette!!!


(*) queste sono le mie modifiche sostanziali, la ricetta originale, per chi gradisse provare, prevedeva del prezzemolo tritato e cottura delle melanzane in acqua salata. Poi le crocchette si dovrebbero infarinare e friggere in olio....diciamo che alla fine ho usato solo la base come spunto e poi come al solito ho stravolto la ricetta!!!!




giovedì 20 settembre 2012

Ciambelline soffici al grano saraceno (con Donut-Maker Lidl)

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Questo è il mio

300° post

Confessione:

Io, Artù, confesso sotto la mia responsabilità di non riuscire a resistere all'acquisto di caccavelle di ogni sorta....soprattutto se si tratta di apparecchietti che spesso Lidl mette in vendita a periodi alterni.
L'ultimo in ordine di tempo è stata la piastra per ciambelle ... una spesa geniale!!! E in questa spesa ho coinvolto anche due amiche...una è Silvia (che mi legge sempre!) e ....l'altra è Stefania di Nuvole di farina!

Io e il maritino non abbiamo resistito molto e  il giorno successivo all'acquisto ci siamo messi subito all'opera! Io mi sono dedicata all'impasto e lui alla cottura, visto che io sono molto brava a bruciarmi ... quando si tratta di temperature elevate!

Come prima volta, ho pensato di prendere spunto dal ricettario che viene dato insieme alla macchina per i mini donuts. (naturalmente con le varianti a modo mio, che hanno reso il dolce totalmente vegan)

Cosa occorre:
6 cucchiai di zucchero di canna
1 pizzico di noce moscata
1 pizzico di cannella Tec Al
1 pizzico di "La saporita" (mix di coriandolo, cannella, semi carvi, chiodi di garofano, noce moscata, anice stellato)
175 gr di farina di grano saraceno
2 cucchiaini di lievito vanigliato per dolci biovegan
6-7 cucchiai di olio di mais
7-8 cucchiai di panna di soja vegetale

Come fare:
Impastare in una ciotola tutti gli ingredienti. Verificare che l'impasto sia cremoso, eventualmente aggiungere ancora olio/panna. Accendere la macchina per ciambelle, appena pronta iniziare a cuocerle. Massimo 3 minuti per "infornata". Abbiamo ottenuto 25 ciambelline sofficissime.

Abbiamo pensato di servirle con dello sciroppo d'acero. A piacere si possono cospargere con zucchero a velo  o buone confetture! O se siete super golosi con cioccolato fuso!

Ciambelline soffici al grano saraceno


In questi giorni, in una cucina lontana parecchi chilometri dalla mia, una dolcissima amica Stefania di Nuvole di farina ha preparato per noi, le sue Ciambelline light ai mirtilli, cannella e noce moscata... fate un giro a rubarne un paio anche da lei!!


NOTE:
non precipitatevi al Lidl, perchè il Donut Maker non è in vendita in questi giorni!! Io ho avuto la fortuna di trovarlo perchè in città c'è stato un trasloco di sede e quindi per qualche giorno in vendita c'era ogni sorta di caccavella! Vi consiglio comunque di tenere sempre d'occhio le uscite perchè si trovano oggetti meravigliosi.

In questi anni ho acquistato per la cucina: centrifuga per frutta e verdura, piastra waffels, macchina per zucchero filato, teglie di ogni sorta, pallina inox per cottura riso (geniale!)....e tante altre cose ...per giardino, tempo libero...

mercoledì 19 settembre 2012

"Frittata" di zucchine, profumata al curry con cottura al vapore

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Buona giornata a tutti voi! grazie per i bellissimi commenti che avete lasciato lunedì nel post della mia ricetta regionale! siete tutti davvero gentilissimi!

Oggi vi faccio una domanda....quanti di voi, possessori di Bimby (tm21 o tm31) utilizza regolarmente il Varoma?? non alzate la mano se lo avete usato subito dopo aver comprato l'apparecchio e poi lo avete diligentemente riposto in un'anta della cucina! non vale!!!

Io uso spesso la cottura a vapore del mio fidato microonde, ma mi rendo conto che se devo coucere due pietanze in contemporanea spesso il boccale del bimby e il suo varoma sono la mia salvezza!


Questa ricetta è tratta dal libro base del tm21 "Alla scoperta di Bimby", io l'ho utilizzata però con il mio tm31, ma non cambia nulla!

Occorrente
4 uova fresche biologiche medie
80 gr di latte
100 gr di zucchine trombetta (ma potete usare spinaci, biete, peperoni, carote)
20 gr di parmigiano
10 gr di farina
sale q.b.
1 cucchiaino abbondante di curry (la mia variante personale!)
(acqua)

Pane Pema Leggero
Pepe Nero Tec Al

Procedimento
Inserire la verdura nel boccale 1minuto 100° vel 4, e poi 1 minuto 100° vel 2.
Aggiungete nel boccale il latte, la farina, il formaggio, il sale, il curry e le uova. Miscelare 30 sec vel 4.
A questo punto prendete un foglio di carta forno, bagnatelo e riponetelo nel Varoma.
Versatevi sopra il composto ottenuto.

A questo punto se volete potete aggiungere 500 gr di acqua nel boccale oppure sciacquare il boccale e preparare un brodo vegetale con verdure o un minestrone veloce.
Cottura Varoma vel 2 per 30 minuti circa.

Il vostro pranzo o cena leggero è pronto, prima degustate la minestra calda, poi la vostra frittata a vapore lasciata intiepidire e posizionata su Pane Pema Leggero, tagliato a spicchi e servito versione finger food. Spolverate con Pepe nero Tec Al



Il Pane Pema Leggero contiene: cereali integrali (segale 43%, pasta madre lievitante, fibre di avena 7%, fibre di frumento 3%) acqua, sale, lievito.

Pane Pema Leggero e Frittata a Vapore


Che ne pensate?? Vi ho convinto ad usare qualche volta in più il vostro Varoma??

Per chi non avesse il bimby!
* per chi non avesse il bimby, può tranquillamente effettuare la cottura in vaporiera, oppure in pentola con l'apposito cestello per cottura a vapore (io ho infatti anche una pentola con all'interno un ripiano forato per questo tipo di preparazioni!) mi raccomando usate sempre la tecnica del foglio di carta forno (ben abbondante intorno) per contenere l'impasto che è molto liquido!

lunedì 17 settembre 2012

Cucina Regionale Piemontese: Agnolotti Piemontesi

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Bentornati al nostro appuntamento quindicinale con le idee dall'Italia che cucina, oggi con grande gioia si festeggerà la nostra Italia al completo, la nostra iniziativa ha riscosso un gran successo e si sono aggiunte le regioni mancanti:

Sardegna: Vichy di "arte in cucina"
Basilicata: Nadina di "Pasticciando con magica Nanà"
Molise: Loredana di "La cucina di mamma Loredana"

A loro va il nostro caloroso benvenuto!!


L'argomento di oggi è senza dubbio, vasto, versatile, ricco di spunti e proprio ideale per questa partenza con tutte le regioni!!!

Ripieni
(dolci o salati)

Vediamo cosa hanno cucinato:

FRIULI VENEZIA GIULIA: Caramai ripieni di "Nuvole di farina"
PIEMONTE: qui da me


Gli agnolotti piemontesi

Gli agnolotti sono una specialità di pasta ripiena piemontese, particolarmente diffusa tra Monferrato, Astigiano e Alessandrino, anche se in realtà si trovano su tutto il territorio regionale e sconfinano fino alla provincia Pavese, ma con differenze relative al ripieno. 
Come si legge su wikipedia, pare che il nome derivasse dall'invenzione di  un noto cuoco di nome Angiolino, detto Angelot e in seguito la sua specialità fu chiamata Agnolotto.
Le caratteristiche sono la forma quadrata, la sfoglia all'uovo, il ripieno di carne arrosto trattenuto appunto tra le due sfoglie.
Una menzione va ai famosi Agnolotti del Plin, tipici del Monferrato dalla forma più rettangolare che vengono chiusi appunto con un pizzicotto (detto plin).
Addirittura questa specialità è riconosciuta Prodotto Agroalimentare Tradizionale Italiano, e tutelati da un disciplinare. Sono ammessi questi condimenti
*sugo di carne arrosto
*burro, salvia e grana
*ragù di carne
*in brodo
Per quanto riguarda il ripieno, considerando la nostra tradizione piemontese tipica contadina, esso veniva fatto con avanzi di arrosto, pochissime verdure ed altri ingredienti a disposizione. Anceh il sugo per il condimento, spesso ottenuto non solo da carne avanzata, ma anche dal sughetto di cottura dell'arrosto suddetto, sempre per evitare ogni spreco. (e qui forse la vicinanza della Liguria ci ha insegnato qualcosa vero??)


Agnolotti piemontesi (la ricetta di famiglia tramandata dalla nonna a mia mamma)

Ingredienti per 10 tabelle da 36 ravioli cadauna

Per la pasta
1 kg di farina
6 uova bio
acqua tiepida

Impastare a mano farina, uova e acqua. Tirare la sfoglia con la Imperia o se preferite a mano.

Per il ripieno
600 gr di carne da arrosto
100 gr prosciutto cotto
100 gr mortadella
100 gr salsiccia
3 uova
grana
prezzemolo e aglio tritati
maggiorana 2 rametti
(a piacere si può aggiungere della scarola bollita)

Far cuocere la carne arrosto a pezzetti, verso metà cottura aggiungere la salsiccia. Far raffreddare.
Il trito con gli affettati va passato nel macinacarne a mano, prima con la trafila a grana grossa, poi con quella fine. Amalgamare con il resto degli ingredienti, per ottenere una farcia più morbida si può aggiungere il sugo di cottura dell'arrosto.

A questo punto procedere con la realizzazione degli agnolotti, una sfoglia sotto, il ripieno ed una sopra.
Si può usare sia lo stampo per agnolotti Raviolamp sia la classica rotella tagliapasta, a questo punto saranno ancor più preziosi essendo tagliati manualmente.

Con stampo raviolamp

con la rotella classici

A casa mia quando si preparano gli agnolotti è una giornata di gran lavoro....e tutti collaborano.
Noi poi li congeliamo e li utilizziamo al bisogno...sono irresistibili!

A questo punto scegliete voi il vostro condimento preferito...

Agnolotti piemontesi con burro e salvia

Io vi propongo la maniera in cui venivano assaporati dalla mia dolce nonnina (che ormai non c'è più dal lontano 1984) ed è a lei che io (e la mia mamma) dedichiamo questo post!

Gli agnolotti nel vino
Visto che in molti di voi mi hanno chiesto spiegazioni sull'ultima foto e metodo di degustazione...
I ravioli caldi ed appena scolati dopo la cottura in acqua salata, vanno posizionati in una "coppetta" o tazza da colazione (di quelle senza manico, ma io non l'avevo!!!) e sopra vi si versa del buon vino rosso a temperatura ambiente. Si gusta col il cucchiaio, prelevando un agnolotto e un pò di vino...

Con questa ricetta Io e la mia mamma partecipiamo al contest Mani in pasta - Parte III

****
Le mani nelle foto sono quelle della mia mamma!!!

sabato 15 settembre 2012

Torta all'ananas e ... Buon compleanno Carla!

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In questa mia avventura nei blog ho avuto modo di trovare persone speciali, amiche, blogger alla riscossa, donne in carriera, studentesse, mamme, mogli e anche qualche rappresentante dell'altro sesso .... e poi ci sono loro, le mitiche compagne di avventura, quelle con cui si chatta, ci si scambiano mail, si ride, ci si arrabbia (mica tutto rose e fiori eh??) ...insomma...di chi sto parlando secondo voi??

Oggi io e le altre MY(C)S vogliamo festeggiare la nostra mitica

di


Tanti auguri....tanti dolci auguri!!!

Y di Yrma di A fiamma dolce con Le coeur de Carla

S di Stefania di Nuvole di farina con Devil's Carla cake

e qui da me!


Torta all'ananas (di mamma Angela)

Dalla dispensa:
250 gr farina 00
100 gr zucchero
100 gr burro
2 uova medie biologiche
succo di mezzo limone biologico
sale un pizzico
mezza bustina vanillina o essenza di vaniglia o semi di vaniglia (io Baule Volante)
mezza bustina di lievito biologico

per la decorazione
1 barattolo di ananas sciroppato (o se preferite ananas al naturale)
1 confezione di ciliegine candite

Preparazione:
Impastare tutti gli ingredienti in un robot da cucina. Otterrete un impasto consistente, un pò più morbido di una frolla.
Stendere l'impasto in una teglia (io ne ho usata una tonda) avendo cura o di mettere sotto un foglio di carta forno o di imburrare e stendere un velo di farina in modo da riuscire a staccare bene la torta. (ehm cosa che io naturalmente non ho fatto....e non vi sto a spiegare le conseguenze!)
Decorare con l'ananas e le ciliegine candite.

Infornare e cuocere a 180°C per circa 30-40 minuti. Verificare se necessario proseguire ancora la cottura. Vi garantisco che cambia da forno a forno, e da teglia a teglia....questo impasto più che mai!



Note:
questa ricetta proviene dal ricettario di mia mamma, facevamo spesso insieme questa torta ed era sempre gradita da tutti, una variante alla solita torta all'ananas rovesciata. Da notare ad esempio che a casa dei miei con il forno a gas la cottura doveva prolungarsi anche fino a 50 minuti!

E' una ricetta semplicissima, dagli ingredienti facilmente reperibili. Si può sostituire l'ananas anche con le pesche sciroppate, o con le albicocche e se le avete con ciliegine fatte da voi, meglio ancora!!! Insomma durante l'inverno potrete farla con la frutta che avete preparato questa estate, accompagnata da salsa calda alla vaniglia....

venerdì 14 settembre 2012

Scaloppine al Manzoni Rosso e peperoncino piccante.... e un premio!!!

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Il week end è alle porte, non ho neppure guardato le previsioni!! Ormai il tempo mi spaventa, ieri guardando le immagini della devastazione delle forti piogge mi si è stretto il cuore. Forse sapendo che nel centro Italia e verso Trieste, le zone più colpite,  ci sono mie "amiche" virtuali, blogger, mi agita...state tutte bene???

Mi raccomando teneteci aggiornate!!!

Oggi sono nuovamente qui a ringraziare una amica, una di voi, anzi no...perdonatemi, ma Antonella la conosco da più tempo, la nostra amicizia è nata in un noto forum di cucina qualche anno fa, poi insieme ci siamo trasferite ... a casa di un'altra amica (in un forum speciale) e da lì la nostra voglia di ritagliarci il nostro spazio nel web è maturata ed ora siamo qui tutte impegnate con le nostre pagine di blog. Un bacio anche a Dani che è molto impegnata con il lavoro, ma so che ci legge! vero??

Aggiornamento: ho ricevuto questo premio anche da Ely di "Il rovo di bosco"...grazie cara!!!
Aggiornamento: ho ricevuto questo premio anche da Cognate in cucina.... grazie anche a voi!!!
Aggiornamento (06.10.12) ricevuto il premio anche da Una V nel piatto ...grazie cara Cami!!!
Aggiornamento (21.10.12) ricevuto premio anche da Maria di "Le dolci creazioni di Maria"...Grazia cara!

Le regole:

1. Nominare chi ha creato il premio:
 La creatività di Anna
2. Citare il nome da chi lo abbiamo ricevuto:
 Anto nella cucina & Ely di "Il rovo di bosco"
3. Assegnarlo a 10 blogger.
Come sapete, quando ricevo i premi, a volte faccio un elenco di blog e vi nomino (!!) a volte come oggi decido di lasciarlo a disposizione di chi passerà da me oggi. Ve lo dedico con il cuore!!!
4. Dire tre cose carine del vostro blog e di voi stesse
Riguardo il mio blog: un blog semplice, una casa accogliente, una cucina alla portata di tutti
Riguardo me stessa: una persona semplice, troppo realista, pignola. (anche se possono sembrare negative, ma secondo me sono cose carine, perchè possono essere anche viste sotto una luce positiva...)

****


Passiamo alla ricetta (veloce veloce)

Lista della spesa
3 fettine di manzo per scaloppine
3 cucchiai di farina 00
3 cucchiai di farina di mais fioretto biologica
1 peperoncino piccantissimo (il mio era già essicato)
1 bicchiere di vino Manzoni Rosso Capo di Vigna
un cucchiaino di capperi salati
sale q.b.
olio q.b.

In cucina
Lavare i capperi sotto l'acqua corrente.
Mescolare i due tipi di farina. Tagliare le fettine a straccetti (non piccolissimi). Infarinare la carne.
Versarla in padella sull'olio caldo e far rosolare.
Aggiungere un bicchiere di manzoni rosso, il peperoncino tagliato a rondelle e i capperi.
Tenere il fuoco vivo in modo che il vino evapori in fretta.
Servire caldo, si formerà una cremosa salsina che accompagnerà la carne....superpiccante!


Mi raccomando mettete pane in tavola!!


(*) Il Manzoni Rosso è un vitigno nato da fecondazioni artificiali (!!) ad opera appunto del prof. Manzoni (non quello dei Promessi Sposi eh??) che incrociò viti di Prosecco e di Cabernet Sauvignon. Il vino ha un colore rosso-violaceo intenso, profumi fruttati di sottobosco, morbido, tannini poco accentuati.
Io ACQUISTO questo vino da Capo di Vigna (non è quindi una collaborazione, non contattateli per questo, per favore!!) e lo trovo molto versatile, ben abbinabile con carni rosse. E non solo!


giovedì 13 settembre 2012

Il Premio Semplicity

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Ogni volta che ricevo un messaggio da una di voi relativo ad un premio che mi è stato assegnato sorrido, sì ne sono proprio felice!! In quel momento mi rendo conto che qualcuno dall'altra parte dell'Italia o del mondo, o magari solo nella città qui vicino mi ha pensato e ha scritto il mio nome sulla lista dei blog destinatari del premio! Io ne sono sempre onorata!



Oggi ho ricevuto da Laura di Squisito un premio che mi sento proprio cucito addosso...
Grazie anche a In cucina con Gioia per avermelo assegnato oggi in data 01.10.12.
Grazie anche a Rita di Distrazioni sfiziose in cucina per avermelo assegnato (13.10.2012)



e per questo ti ringrazio infinitamente. Credo proprio in questo riconoscimento.


Regole:

1. Rispondere a questa domanda: "Che cos'è la semplicità?" (la domanda rimane invariata)
2. Dedicare un'immagine a chi ha donato il premio
3. Donare il premio a 12 blogger


eccomi

1. La semplicità è uno stile di vita, una caratteristica innata in alcune persone, un modo di essere e di porsi. La semplicità è trasparenza, è ricchezza d'animo, è vivere con garbo.

2. L'immagine che dedico a te Laura è

I prati della montagna

Perchè non c'è nulla di più "semplice" e perfetto di un campo di fiori, la vita, i colori, i profumi, tutto quello che di meglio si può desiderare!

3. I blog a cui assegno questo premio (anche se so che alcuni non li accettano volentieri... :-/)



Con affetto....


mercoledì 12 settembre 2012

Fregola risottata ai peperoni rossi e paprika

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Buongiorno, buon pomeriggio, buon lavoro....a tutti voi che mi leggete sempre! Siete davvero sempre molto gentili con me, c'è chi lascia commenti, chi mi scrive privatamente, chi mi manda messaggi sul cellulare, insomma ogni vostra parola mi riempie di gioia. Lo scopo di questo blog era passare un pò di tempo con me stessa, scrivere, condividere e cucinare. Darvi qualche informazione, provare nuovi ingredienti era tra le mie intenzioni....e  tutto procede come, anzi meglio, di come avessi potuto immaginare ....

Insomma un GRAZIE è doveroso! e detto con tutto il cuore!!!


La domenica, spesso, come molti di voi sanno in casa mia si prepara il risotto....ma stavolta ho deciso di usare la fregola sarda e l'ho cucinata risottata.


Cosa vi serve (per due persone)

150 gr di fregola grossa
2 peperoni rossi mignon biologici
1 cipolla rossa
brodo vegetale
paprika dolce
rosmarino fresco
olio evo sardo

Come si fa

Preparare nella wok un trito grossolano di cipolla rossa e farlo rosolare in olio evo sardo.
Far insaporire la fregola, e poi aggiungere il brodo e i peperoni tagliati a listarelle.
Continuare la cottura aggiungendo qualche mestolo di brodo.
Qualche minuto prima di servire, versare un trito di rosmarino fresco e un cucchiaino abbondante di paprika dolce.
Il tempo di cottura è molto variabile, a seconda della dimensione della fregola e a volte anche delle marche del prodotto, consiglio pertanto di assaggiare.

Peperoni e paprika nella fregola risottata

Servire caldo, cosparso di paprika.

Fregola risottata ai peperoni e paprika


Buon appetito!


Note:

Non vorrei sembrare monotona, ma dato che in questo periodo l'orto ci dona ottimi peperoni, le ricette con questo ingrediente non finiranno qui. Idem per le cipolle, il cui raccolto si è appena concluso, pronte per essere intrecciate e conservate per l'inverno!

Altra ricetta VEGANA. Evvai!

Con questa ricetta partecipo al contest di Golosità Vegane di Ale per la sezione salato



martedì 11 settembre 2012

La panzanella di Artù (alla mia maniera)

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E' incredibile come una ricetta possa diventare "quasi" nazionale!! Pur partendo, come origine, dalle regioni dell'Italia centrale nella fattispecie Toscana, Lazio, Umbria e Marche è riuscita a giungere, con le relative modifiche su tutto il territorio. Ognuno nella propria cucina saprà creare nuovi spunti partendo però da un ingrediente comune ....

il pane 
(in teoria raffermo)

E tutti noi conosciamo i meravigliosi tipi di pane che tali regioni sanno sfornare, e sanno valorizzare sulle loro tavole!


Io ho voluto approfittare del meraviglioso Pane Pema, di cui vi avevo già parlato ed ho creato un piatto che sa ancora di estate, ma che può essere tranquillamente proposto tutto l'anno, comodo come pietanza da portare al lavoro, o per qualche pic nic dell'ultim'ora. Se il meteo ce lo consentirà, magari nel week end.


Cosa vi occorre: (dose per una persona)

mezza cipolla rossa biologica
una bella manciata abbondante di pomodori datterini biologici
4-5 noci 
olive verdi snocciolate 
qualche capperino di Lipari
basilico fresco 
olio evo saporito (io ho usato questo biologico)
sale rosa 
crema di balsamico

Cosa dovete fare:

Tagliare sottilmente la cipolla rossa (cruda!) con il coltello in ceramica.
Tagliare a metà i pomodori datterini e a rondelle le olive.
Tagliare a cubetti le due fette di Pane Pema Fitness.
A questo punto mettere il tutto in una ciotola (io ho usato la mia nuova ciotola in vetro di Ikea) e condire con olio evo, crema di balsamici, gherigli di noce spezzettati, foglie di basilico spezzate (con le mani mi raccomando), sale rosa e capperini. 

Lasciare riposare qualche minuto, per insaporire meglio.....ma se non resistete buttatevi a capofitto nella vostra panzanella!!

Pane Pema e panzanella del Re Artù


(*) Il Pane Pema Firness contiene: cereali integrali (segale 27%, pasta madre lievitante, avena 20%, germe di grano 3%, proteine di grano tenero 3%), acqua, farina di lupini, semi di girasole, lievito, sale.

la mia Panzanella

Note: la cipolla rossa, anche cruda è digeribile, il sapore non è forte, basta pensare che quando la si taglia non noterete l'effetto lacrimuccia come quando usate le altre varietà. Se vi dovesse risultare proprio indigesta, potete sostituire la cipolla con il cetriolo fresco.


A presto!!!

Vi auguro una buona giornata!

lunedì 10 settembre 2012

Alette di pollo alla cipolla rossa e profumo di salvia

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Buon inizio settimana, sono in netto ritardo sulla mia tabella di marcia, ma ci sono giorni che iniziano a rilento e finisco ancor più mollemente (si può dire??). Sono davvero lenta a livello di ragionamenti, a livello di reattività, e non parliamo dell'argomento cucina. Non ho ancora deciso il piatto del giorno a casa di Artù....

Per consolarmi vi lascio una ricetta super economica che vi risolverà una cena tra amici anche a fine mese, quando le finanze iniziano ad essere in rosso...
Proprio per questo ho utilizzato una parte meno nobile del pollo, le famose alette. Due confezioni da sei alette ciascuna per un valore di 2.47€ totale!

A questo punto pochissimi altri ingredienti.


Lista spesa:

2 confezioni alette di pollo (6 pz cadauna)
4 cipolle rosse biologiche
una manciata di pomodori datterini biologici
4-5 foglie intere di salvia fresca
olio evo ligure

brodo di carne (con dado bimby)

Come fare:

Pulire e fiammeggiare le alette. Rosolarle in padella (io uso quella con fondo in ceramica) con un filino di olio, pochissimo! Aggiungere le cipolle e farle appassire, cuocendo con il coperchio.


Continuare la cottura aggiungendo il brodo, man mano che evapora.
Mettere verso fine cottura la salvia e i pomodori (tagliati a metà) nella padella. Cuocere ancora 5-10 minuti, finchè non sentirete la carne tenera.

Il vostro secondo piatto super economico è pronto da portare in tavola.
Potrete accompagnare con un cous cous o una polentina gialla, a seconda delle temperature...
La salvia dona un profumo davvero piacevole, la cipolla stufata resterà molto digeribile, soprattutto se userete la varietà rossa, formerà un fondo cremoso e delizioso per fare la scarpetta! Che sarà anche poco chic...ma quando ci vuole ....vedrete che l'animo gentile del commensale ne rimarrà piacevolmente conquistato!!!




Se gradite, il pollo si può sfumare con un bicchiere di vino bianco profumato.


Buon proseguimento!




sabato 8 settembre 2012

Spaghettine integrali con aglio rosa, olio e peperoni rossi mignon

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Ci sono dei piatti in famiglia che si gustano talmente spesso da diventare un piatto quasi banale. Eppure nella loro banalità con pochi ingredienti sanno rendere unico il sapore e il profumo che delizia i nostri palati.
Un must nella mia famiglia di origine senza dubbio è la pasta lunga, possibilmente il tradizionale spaghetto n.3, con condimenti semplici, come un aglio, olio e peperoncino... la preferita di mio papà!

Per questo ho deciso di modernizzare e dare un tocco speciale a questa terza ed ultima ricetta con la pasta integrale Benedetto Cavalieri che ho presentato nel vassoio "small plate" finger food, rendendo il tutto davvero molto elegante!




Ingredienti per 2

100 gr di Spaghettine integrali Benedetto Cavalieri
4 mini peperoni rossi biologici
aglio rosa francese (1 spicchio grande)
olio evo saporito
erbe di Provenza (un cucchiaio)

Procedimento

Tagliare due peperoni rossi mignon a striscioline sottili, dopo averli puliti. Fare appassire in padella con un filo di olio evo, sempre coperte con il coperchio. Cospargere con le erbe di Provenza (rosmarino, basilico, timo, maggiorana) essicate e lo spicchio di aglio tritato molto finemente. Spegnere il fuoco e lasciare insaporire.

Nel frattempo tagliare a metà gli altri due peperoni, togliendo semini e filamenti bianchi. Farli appassire 5 minuti nel piatto crisp del microonde girandoli una volta. Eventualmente potete farlo anche in un'altra padella, ma senza olio!

Cuocere la pasta in acqua salata come da indicazioni nella confezione.

Versare la pasta nella padella con il condimento e inserirla nei peperoni tagliati a metà, spolverate ancora con  il mix di erbe.


Spaghettine aglio, olio e peperoni rossi mignon

Finger food di pasta



Con questo primo piatto che mi ricorda molto la mia famiglia partecipo al contest di


Note:
*questi peperoni rossi mignon sono molto profumati, non piccanti e molto digeribili
*l'aglio rosa è una varietà di aglio francese molto famosa, anche questa molto digeribile, persino a crudo

giovedì 6 settembre 2012

Focaccia della sciùra Maria: Quanti modi di fare e rifare

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Le iniziative a cui partecipo mi sono mancate molto nel mese di agosto, soprattutto la bellissima idea del Quanti modi di fare e rifare capitanata da Ornella e Anna. Ma ora siamo ritornate e ogni mese, il 6 del mese alle 8 in punto ci trovate tutte qui.


Oggi ci troviamo in cucina con Vittoria di "Semplice semplice" a preparare la Focaccia della sciùra Maria, una focaccia che sa di buono, che sa di tempi lontani e di cose semplici. Una preparazione che necessita di lievitazione, che va attesa, come tutte le cose belle....cerchiamo di rallentare i nostri ritmi e di volerci più bene, partendo proprio da qui, dalla cucina ....


Vi riporto qui per praticità la ricetta che ho seguito, quasi alla lettera...

Ingredienti

175 gr farina tipo 0 (manitoba)
175 gr farina tipo 00
1 mela royal gala equivalente a 100 gr (avevo queste in casa)
70 gr di uvetta
1 cucchiaio di olio
7 gr sale
3/4 bustina di lievito secco disidratato
1 cucchiaino di zucchero per l'impasto
110 gr di acqua

burro (50 gr circa) e zucchero (3 cucchiai) per la copertura


Procedimento

Ho impastato l'acqua con lo zucchero e il lievito a vel 2 per 1 minuto a 37°.
Poi ho aggiunto le farine, il sale e l'olio. Vel 6 per 15 sec.
Ho aggiunto l'uvetta e le mele e impastato a vel 2 per 1 minuto.
Poi spiga per 1 minuto e mezzo.

Versare l'impasto su una spianatoia, impastare ancora un poco a mano e regolare (se necessario) di farina.

Lasciare riposare due ore in una ciotola coperta.

Stendere l'impasto su una teglia coperta con carta forno. Cospargere con fiocchetti di burro e zucchero e lasciare lievitare ancora circa un'ora coperta.

Nel forno caldo a 250° C inserire la teglia nel ripiano più basso e cuocere 5 minuti. Abbassare a 200° C e continuare la cottura per circa 20 minuti nel ripiano centrale del forno. Controllare la superficie che si deve dorare, ma non scurire eccessivamente.

Servire con un buon caffè espresso.


Chi ne gradisce una fettina con un buon caffè??

Focaccia della sciùra Maria


Ringrazio Vittoria per la bella ricetta, perchè questa focaccia dolce mi ricorda mia nonna, anche lei la faceva...e non sono mai riuscita ad ottenere la stessa consistenza e lo stesso sapore, stavolta mi pare di averla eguagliata in modo egregio! Il mio maritino, la mia mamma ed anche il mio papà hanno apprezzato notevolmente la tua ricetta! complimenti anche da parte loro!!!


Mi raccomando seguiteci sempre... il prossimo mese ci ospiteranno le Apine di Come un fiorellino di rosmarino con le Palline di semolino


Grazie Ecobioshopping per il Piatto Dedra 22x22 piatto quadrato in polpa di cellulosa, per una tavola elegante e raffinata (ma sempre ed esclusivamente ecologica)

mercoledì 5 settembre 2012

Verdure gratinate con pane ai semi di girasole e trito aromatico (cucina a microonde)

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Da quando ho aperto il blog ho raccontato un po' di me e delle mie passioni ai miei fedeli lettori.
Sicuramente vi ho stressato sul fattore del cibo e degli ingredienti biologici. Da parte mia ho proprio la convinzione che prima o poi dovremo dirigerci tutti in quella direzione. Dovremo apprezzare la stagionalità e sfruttare tutto quello che di buono ci offre la natura. Su questo mio blogger-pensiero, ho infatti basato il mio blog. Cerco di farvi conoscere qualche ingrediente particolare la farina di miglioil miglio decorticatol'amaranto, e le erbe spontanee.

Quest'estate quando sono stata contattata per collaborare con


la felicità è stata tanta! un'azienda che fonda tutta la sua storia sulle basi di un prodotto 100% integrale è per me il massimo. Naturalmente semplice è il loro slogan e il loro punto di forza. I loro prodotti sono diversi e tutti davvero sani! compresa la linea biologica!!

Ecco i prodotti che ho ricevuto:


Verdure gratinate con pane ai semi di girasole e trito aromatico

Ingredienti
1 melanzana viola biologica
4 zucchine medie biologiche
2 manciate di pomodori datterini biologici
1 peperone rosso piccolo biologico

2 confezioni di pane Pema ai semi di girasole (4 fette) (*)

salvia
rosmarino
erba cipollina
timo
dragoncello
melissa

sale di camargue
olio evo ligure

semi di zucca biologici

Procedimento
Pulire le verdure e tagliarle a tocchetti.
Versare un filo di olio sul piatto crisp del microonde, aggiungere le verdure e cuocere 5 minuti temp. crisp grill.
Nel frattempo preparare il trito di pane ed erbe aromatiche.
Versarne metà sulle verdure e cuocere ancora 5 minuti temperatura crisp-grill.
Girare le verdure e versare il resto del trito di pane ed erbe, più i semi di zucca e il sale.
Cuocere gli ultimi 7 minuti a crisp grill. Servire calde. Sono buonissime anche il giorno dopo!

Un piatto estivo e coloratissimo!

Verdure gratinate con pane ai semi di girasole


(*)
il pane integrale con semi di girasole contiene: segale integrale, pasta madre lievitante, acqua, semi di girasole, sciroppo di barbabietola, sale, malto, lievito.


***
Nota aggiuntiva:
La mitica presidente di giuria Carla mi ha ricordato, giustamente, che qui sul mio blog avevo anche indetto un contest tutto bio .... meno male che me lo ha ricordato!!!!

martedì 4 settembre 2012

Peperoni al forno ripieni di... pasta coi profumi delle erbe aromatiche

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Vi ringrazio per l'accoglienza che avete riservato al ritorno della nostra rubrica della Cucina Regionale. Questa senza dubbio è un'iniziativa a cui tengo molto, cerco sempre nuovi spunti e nuove ricette per portare sui vostri monitor il mio adorato Piemonte. Così so che chi mi legge, anche da lontano, può "sentire" con il cuore i nostri profumi, i nostri aromi, i nostri affetti ...

Oggi dopo una mattinata piovosa, con tanto di nebbia e umidità altissima ho deciso di accendere il forno....
Non mancate di provare questa idea che vi propongo.

Quante volte vi trovate con un poco di pasta da minestrone da smaltire, ma non avete voglia di minestre o zuppe?? ebbene, così potrete portare in tavola un buon primo piatto, sano e simpatico, che si può preparare anche in anticipo

Ingredienti 

2 peperoni verdi bio (dall'orto di papà)
100 gr di pasta da minestrone (io tipo gramigna)
timo
salvia
melissa
pomodorini datterini bio
4 formaggini Inalpi
grana
olio evo


Procedimento

Tagliare a metà i due peperoni, svuotarli dai filamenti e i semi bianchi. Cospargerli con un filo di olio di oliva delicato e infornare in una teglia a 180°C statico per circa 20 minuti. Togliere l'acqua che avranno formato. Metterli di nuovo nella pirofila.

Nel frattempo far bollire in acqua salata la pasta, scolarla e metterla in una ciotola.

Preparate un abbondante trito di timo, salvia, melissa, aggiungete l'olio e i pomodorini datterini tagliati a metà. Lasciate riposare un poco il composto che farà un leggero sughetto.

A questo punto aggiungere il sughetto aromatico crudo alla pasta; tagliare a pezzetti i formaggini ed aggiungerli alla pasta condita.

Pronti per il forno, grazie Inalpi

Versare la pasta negli incavi dei vostri peperoni e cospargere con grana grattugiato.

Cuocere in forno fino a doratura, circa altri 20 minuti a 180-190°C.

Prima della cottura

Pronti dopo la cottura


Note:
* si possono usare diversi formati di pasta (preferibilmente corta!)
* potete sostituire il condimento con qualsiasi altro aroma e/o verdura a vostra disposizione (altri peperoni, melanzane, zucchine, pesto...)
* se utilizzate peperoni di diversi colori il piatto è molto divertente se ad ogni colore abbinate un condimento diverso. L'ideale per una insolita cena tra amici, ad ognuno la sua monoporzione!

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Ultimora:
ho ricevuto un premio graditissimo da Stefania di Nuvole di farina ... come spesso accade ogni premio ha una sua storia, un suo regolamento...ma oggi non sono in vena di regole, quindi lo regalo a tutte voi, compresa chi me l'ha donato! perchè è un premio dedicato all'amicizia...e quella vera è davvero la cosa più bella del mondo!